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Vincenzo Pellecchia

Vincenzo Pellecchia

Lesione del Legamento Crociato: il racconto di Mario, un paziente

Tempo di lettura: 2 minuti

Questa è la storia di Mario, ragazzo di 24 anni che purtroppo si è rotto il legamento Crociato Anteriore.

Dopo la fine delle restrizioni dettate dalla pandemia di Covid-19, Mario non vedeva l’ora di ritrovarsi con i suoi vecchi compagni di squadra, a fare finalmente qualche tiro a canestro!

Lui e i suoi amici hanno iniziato a giocare a basket un paio di volte a settimana, in maniera assolutamente amatoriale; lo scopo era fare qualche semplice partitella: senza nessuna competizione, con il solo scopo di sgranchirsi, divertirsi e tornare alle vecchie abitudini.

Dopo aver giocato per più di 11 anni, e dopo il lockdown, avere la possibilità di tornare a giocare è stata un’esperienza davvero positiva, e Mario stava bene.

MA… 😰

L'infortunio

Durante una banale azione di gioco, senza nessun contrasto con altri giocatori, Mario si è girato lasciando il piede di appoggio immobile a terra. Ha avvertito un “CRACK” al ginocchio… e si è ritrovato per terra. Nonostante nell’immediato non abbia sentito dolore e non abbia notato gonfiore, ha iniziato a sospettare che qualcosa non sia andato per il verso giusto…

Tornato a casa, Mario si è messo a riposo; il dolore iniziava a farsi sentire, e pure il gonfiore stava aumentando.

Il suo primo pensiero è andato alle vacanze: dopo meno di due settimane sarebbe dovuto partire, ma non sapeva se ce l’avrebbe fatta. “Riuscirò a camminare, durante la vacanza?”.

“E quanto tempo mi ci vorrà per tornare a giocare, proprio adesso che finalmente ero riuscito a tornare all’attività fisica?”

Non era sereno per questo infortunio, e purtroppo il tempismo non è stato dei migliori.

L'inizio della riabilitazione

Il giorno dopo Mario ha iniziato immediatamente con il percorso di Fisioterapia. L’obiettivo primario era andare in vacanza!! La vita non si poteva fermare per colpa di un infortunio.

Nel frattempo ha fatto la Risonanza Magnetica (che ha confermato l’effettiva rottura del Crociato Anteriore), e il Medico Ortopedico ha dato il suo parere positivo alla partenza per il suo viaggio (purché camminasse con due stampelle).

L’obiettivo più a lungo termine era tornare a giocare. Ci sarebbero voluti 8-9 mesi, ma Mario non ha pensato nemmeno un attimo a rinunciare a giocare.

Sapeva che avere degli obiettivi lo avrebbe aiutato a non demordere, e a impegnarsi tutti i giorni.

Alla fine ce l'ha fatta ad andare in vacanza??

Altroché!

Ha lavorato sodo: tanti esercizi tutti i santi giorni, ovviamente anche in ferie.

Addirittura, verso la fine della villeggiatura ha pure abbandonato una delle due stampelle!! 💪🏻

E poi, com'è andata? si è operato?

Dopo 3 settimane camminavo liberamente senza stampelle, e sentivo già il ginocchio abbastanza stabile.

Ha valutato la situazione insieme al Medico e ha optato per NON OPERARSI continuando, ovviamente, un opportuno lavoro riabilitativo.

Ebbene sì, è possibile non operarsi dopo la Rottura del Crociato Anteriore! 🧐

Ne ho parlato in questo articolo:

👉🏻 LEGGI L’ARTICOLO

Adesso sono passati 4 mesi, e durante le sedute di Fisioterapia riesce ad alzarsi e abbassarsi solo sulla gamba infortunata, atterra dopo un salto su quella gamba, salta su superfici alte, salta in tutte le direzioni, fa gli squat, alza pesi.

Il percorso per tornare a giocare è ancora lungo, ma il nostro Mario è sulla buona strada.

Dimenticavo… Mario è un nome di fantasia. In realtà il paziente in questione sono io! 😜


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